Si parla spesso di concimi bio e insetticidi biologici per una agricoltura sana e sostenibile.
È evidente, guardandosi intorno che la tendenza è verso il bio, lo troviamo negli agrofarmaci, nei terricci, nelle sementi e quindi anche nei concimi.
Quindi quali concimi bio o insetticidi biologici si possono usare?
Differenze fra Concimi o Insetticidi bio Professionali ed Amatoriali
È importante fare una distinzione fra Concimi bio Professionali ed Amatoriali o Hobbistici.
Per Professionale stiamo ad indicare quel concime biologico, il cui contenuto è composto da un principio attivo normato e autorizzato dal Mipaaf, quindi avente un’efficacia comprovata da ricerche scientifiche.
Inoltre, alcuni dei prodotti commerciali che li contengono prevedono il necessario possesso del patentino perché possono esplicare una qualche forma di tossicità.
Per concime biologico Hobbistico intendiamo quei prodotti contenenti estratti di piante che non sono contemplati dalla normativa, ma che possono fare leva su qualche studio più o meno scientifico.
Gli estratti naturali non hanno un particolare potere abbattente, e infatti non sono tossici e non richiedono patentino.
Quindi, in sintesi possiamo considerare Professionali i concimi bio dall’efficacia sicura e rapida e Hobbistici i concimi biologici dall’efficacia meno comprovata.
I concimi bio Professionali
Fra i concimi bio Professionali ci sono innanzitutto quelli a base di principi attivi tradizionalmente usati nel biologico.
Al primo posto rame e zolfo.
Il rame è il fungicida indispensabile per combattere un ampio spettro di patogeni, ma va utilizzato entro determinate quantità.
La sua efficacia è tale che viene utilizzato anche dagli hobbisti, ma in forme che non richiedono patentino.
Lo zolfo è un altro fungicida.
Anche lui viene utilizzato dagli hobbisti, ma non lo zolfo calcico che è più appannaggio dei professionisti.
Anche il “sapone molle” (sale di potassio di acidi grassi), insetticida, riguarda sia professionisti sia hobbisti, mentre la sabbia di quarzo è utilizzata solo dai professionisti così come l’idrossido di calcio, ottimo fungicida per le piante da frutto ed il bicarbonato di potassio, che però sono di esclusivo appannaggio dei professionisti.
I concimi bio Hobbistici
A questa divisione appartengono i prodotti corroboranti o biostimolanti, cioè che potenziano le difese naturali delle piante e che sono privi di tossicità conclamata, e i prodotti commerciali, che quindi non necessitano dell’autorizzazione ministeriale.
Fra quelli di origine vegetale troviamo i macerati (es. ortica, equiseto, consolida, aglio, felci ecc.), da decenni in uso all’agricoltura professionale biodinamica, gli oli aromatici (timo, menta, rosmarino, pino ecc.) sopra definiti, gli oli alimentari (arachide, cartamo, cotone, girasole, lino, mais, olivo, palma da cocco, senape, sesamo, soia, vinacciolo) estratti meccanicamente (senza solventi), gli aceti (di vino o di frutta).
Non solo vegetali, ma anche di derivazione animale come il propolis, una sostanza con proprietà (scientificamente comprovate) battericide e antifungine raccolta dalle api.
Poi ci sono anche i concimi bio inerti.
Per esempio la polvere di pietra o di roccia, che deve però essere esente da inquinanti, il gel di silice, la calce viva, il bicarbonato di sodio ed il sapone di Marsiglia o molle, prima descritto.
Sono quindi molte le soluzioni bio, professionali o hbbistiche, in grado di permetterci di aver cura delle nostre piante, salvaguardando l’ambiente.