Il corbezzolo, noto anche come “Arbutus Unedo” e “Albero Tricolore”, è un arbusto che ha origine nelle aree del mediterraneo occidentale.
Appartiene alla famiglia delle Ericacee e tra le sue particolarità ha senza dubbio quella di generare gustosissimi frutti. In Italia, e in tutta l’area del mediterraneo, è diffuso anche in natura, soprattutto nelle aree centrali della penisola, dove spesso forma piccoli boschetti.
È difficile definire in modo univoco le dimensioni che questa pianta raggiungerà in età adulta, si tratta infatti di un elegante arbusto di dimensioni medio grandi, con sviluppo abbastanza disordinato, sempreverde. con dimensioni variabili fra 1 e 6 metri di altezza, ma capita con frequenza che riesca a superare anche i 10 metri. È facile, invece, riconoscerne il fusto grazie alla sua colorazione bruno rossastra, in più si presenta con innumerevoli ramificazioni.
Si tratta di una pianta molto colorata e decorativa. In ogni periodo dell’anno ha sempre qualcosa di bello da regalarci: i propri rami si tingono con facilità nello stesso momento di rosso delle bacche, verde acceso delle foglie e bianco/rosa dei fiori, rendendo noto l’arbusto anche col nome di ”albero tricolore”. A fine estate produce innumerevoli fiorellini bianchi, in alcune varietà soffusi di rosso o di verde, a forma di campana. A questi fiori seguono i frutti che maturano in autunno.
I frutti, impiegano quasi un anno intero per maturare e la particolarità del corbezzolo consiste nel fatto che sulla stessa pianta si possono trovare frutti maturi e fiori contemporaneamente.
I frutti sono tondeggianti, giallo-rossi, dolci, con scorza leggermente rugosa, quando sono maturi tendono a cadere dall’albero; si tratta di bacche simili a grosse fragole sferiche, dal sapore leggermente dolce.
Dai frutti deriva l’origine del nome. Fu Plinio il Vecchio a citarlo come unedo, dal latino “unum edo” che vuole dire: “ne mangio uno solo”. Si attribuisce questo nome al fatto che le creste del frutto sono piuttosto dure e mangiarne più di uno senza sbucciarlo diventa davvero fastidioso.
Esposizione
I corbezzoli prediligono pozioni ben soleggiate, soprattutto nelle regioni con inverno rigido; possono sopportare temperature inferiori allo zero, e anche gelate prolungate e di entità abbastanza intensa.
Nelle zone dove gli inverni sono veramente molto freddi, in montagna ad esempio, è consigliabile proteggerli durante le settimane più fredde dell’anno, per evitare che il fogliame ed i fiori vengano danneggiati.
Annaffiature
Il corbezzolo non necessita di grandi quantità d’acqua, data la facile adattabilità della pianta a lunghi periodi di siccità; bastano, dunque, annaffiature piuttosto scarse. È opportuno interrare del buon concime organico ai piedi della pianta in primavera, per favorirne lo sviluppo ottimale. Gli esemplari giovani, da poco posti a dimora, andranno invece annaffiati con maggiore regolarità, da maggio a settembre, ogni 10-15 giorni. Evitiamo però di posizionare il nostro corbezzolo in una zona molto umida o con terreno inzuppato d’acqua.
Terreno
Si tratta di una pianta diffusa in natura nell’area mediterranea, ama quindi terreni molto ben drenati e prevalentemente asciutti, ricordiamo quindi di porla a dimora in un terreno ricco di sabbia, che non rimanga a lungo inzuppato d’acqua. In giardino è consigliabile favorire il drenaggio ponendo del materiale grossolano sul fondo della buca in cui vogliamo interrare la pianta; necessitano di un buon terriccio fresco, profondo e ricco di materia organica; quindi quando li poniamo a dimora ricordiamo di preparare la buca mescolando al terreno dello stallatico ben maturo, ed anche un pochino di sabbia e del terriccio per piante acidofile. Soprattutto se abbiamo un terreno molto argilloso o eccessivamente compatto.
Potatura
La potatura del corbezzolo può avvenire nel momento in cui è evidente che la sua vegetazione sta diventando progressivamente più rada, presentando rami terminali che vanno a seccarsi. L’azione avrà in questo caso un effetto di ringiovanimento per la pianta, privandola della parte secca. Bisogna ridurre, inoltre, la chioma nel periodo che coincide con la fine dell’inverno, quando diventa troppo fitta.
Curiosità e benefici
Questa pianta non ha solo un gran valore decorativo, tutta la pianta può essere sfruttata per la nostra salute. Sia con la corteccia che con pezzetti di radici, si può preparare un ottimo decotto depurativo, drenante ad azione astringente ed è anche molto utile per curare piccoli disturbi legati alle vie urinarie.
Il corbezzolo è un arbusto sempreverde che potrete utilizzare anche in cucina.
Il frutto, infatti, può essere utilizzato per ottenere dell’ottimo vino (facendo fermentare i frutti molto maturi); in Sardegna è famoso il liquore di corbezzolo, ottima è la marmellata e speciale è il miele di corbezzolo.
Il frutto può essere gustato fresco, conservato sotto spirito, come facciamo con l’uva e con le castagne.
È possibile utilizzare ogni parte della pianta, normalmente in erboristeria si possono trovare le radici. Anche se le parte ricche di principi attivi sono le foglie dell’anno in corso, riconoscibili dalla colorazione verde chiaro.
La città di Madrid ha come simbolo un’orsa poggiata su di un albero di corbezzolo. Un ramo di corbezzolo con due frutti è rappresentato nello stemma della Provincia di Ancona.
Insomma, la sua bellezza è apprezzata proprio da tutti, in Italia e non solo!