Sappiamo che al mondo esistono tantissime varietà di piante. Si distinguoo per altezza, dimensione, capacità di resistere al freddo o al caldo, alle piogge torrenziali o alla siccità.
Non si immagina però, che possano esistere, non solo piante dal profumo inebriante, ma anche altre che, a dirla con un eufemismo, non hanno un buon odore.
Iniziamo la nostra sfida partendo con le 3 piante dal profumo TOP.
1.Elicriso
Tanto bello quanto utile. Così potremmo definire l’Elicriso.
È una pianta nota per le proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, usata spesso nella cosmetica e in erboristeria.
Le foglie di Elicriso emanano un aroma simile al curry o alla liquirizia, per questo spesso la si trova in vendita con il nome di pianta curry o elicriso liquirizia.
Il colore oro dei suoi fiori contribuiscono ad addolcire l’immagine di questa pianta.
2.Mirto
Cosa si può aggiungere nel descrivere una pianta la cui denominazione scientifica deriva dal greco myron che significa essenza profumata?
È per questo che questa pianta aromatica, tipica del bacino Mediterraneo, da tempo caratterizza ed esalta, alimenti e bevande.
Magnolia
Passeggiando in un giardino ad occhi chiusi, potremmo riconoscerla a distanza.
È la Magnolia, la regina delle piante profumate.
La pianta fiorisce generalmente a primavera e nell’aria emana sempre un piacevole profumo.
Le foglie lucide dal verde inteso e i bellissimi fiori vanno a completare l’immagine femminile di questa pianta.
Bene, dopo esserci rifatti il naso con le piante più profumate del mondo, vediamo quelle che, pur avendo un bell’aspetto, sono caratterizzate dall’odore inebriante.
Viburnum Tinus
Non bisogna farsi ingannare dai bellissimi fiori invernali, che spiccano nel grigio della stagione.
Neanche dalle bacche blu o violacee, che risultano molto gustose per gli uccelli, ma che in realtà sono tossiche, perchè contengono viburnina.
Il Viburnum ha un odore tutt’altro che invitante.
Tappandosi il naso però, si potrà apprezzare il fatto che la corteccia, ricca di amidi, saccarosio, oli grassi e destrine è spesso usata a scopi farmacologici.
Tulbaghia
È impossibile non notarla, perchè abbellisce spesso siepi e giardini pubblici, ma allo stesso tempo e altrettanto impossibile dimenticarla, visto assomiglia molto all’erba cipollina e all’aglio e di questi ha tutto l’odore.
E’ una sempreverde, ma il freddo dell’inverno può provocare ingiallimento delle foglie.
Basterà una ripulitura però, per assicurare un vigoroso sviluppo vegetativo in estate.
Ginkgo Biloba
Chi mai potrebbe dire che una pianta tanto elegante, che raggiungere un’altezza di 30-40 metri, con tronco dritto e la classica chioma ad albero dei fumetti, possa avere un così pessimo odore?
Eppure è così, gli esemplari femminili producono semi avvolti da un involucro carnoso, che giunto a maturazione emana un odore molto sgradevole.
Ai belli però si perdona tutto, e in Cina e in Giappone la Ginko Biloa è considerata una pianta sacra e la si può notare spesso, nei pressi dei templi.
Addirittura, Darwin la definì “fossile vivente” perchè le sue origini risalgono a 250 milioni di anni fa e quindi, nonostante il cattivo odore, bisogna portarle rispetto.
Cattivo odore o no, non si può che restare incantati dalla varietà di piante che popolano il nostro pianeta e che dovremmo tutelare sempre e ad ogni costo.