Oggi parliamo di piante da siepe. Piante importanti in quanto rappresentano, nei giardini in particolare, un’alternativa ecologica ai laminati ondulati in vetro resina od agli elementi plastificati.

Tali piante offrono molti vantaggi: donano all’area un aspetto meno artefatto e più naturale, riescono a creare una suddivisione equilibrata degli ambienti, garantiscono privacy ed isolamento termoacustico; assolvono, dunque, a una o a più funzioni specifiche e fondamentali: decoro, ornamento, protezione e schermatura.
Le siepi, infatti ,stanno assumendo sempre più importanza nella ridefinizione degli spazi esterni. Sono presenti nei giardini, negli spazi pubblici e nelle campagne.


Nel caso in cui necessitiamo di una siepe che ripari dal vento o dal rumore che rimanga folta e densa per tutto l’arco dell’anno, è bene porre a dimora delle piante sempreverdi, in modo che non perdano le foglie. La gran parte delle siepi è di questo tipo, e per questo scopo vengono utilizzate piante di facile coltivazione e con poche esigenze.
Molte piante di questo genere si presentano piuttosto rustiche; tuttavia, il colore delle foglie delle sempreverdi, può comunque garantire una certa resa estetica, specie se è screziato o particolarmente lucido. Le sempreverdi con queste caratteristiche si possono quindi utilizzare anche per siepi decorative da giardino.

Una specie sempreverde da siepe è proprio il Buxus Sempervirens che comunemente chiamiamo bosso.

Il buxus sempervirens è una pianta perenne che cresce spontaneamente nel territorio italiano, europeo, dell’Africa Settentrionale e dell’Asia Occidentale ed è un arbusto sempreverde con un’altezza che può variare dai 2 ai 4 m. Ha foglie di colore verde intenso brillante e fiorisce nel periodo che va da marzo a maggio.

È una pianta molto versatile che si presta bene ad essere “lavorata” nell’arte topiaria.
Viene usata spesso per creare bordure e siepi dall’aspetto molto scenografico; nei giardini all’italiana, ad esempio, è utilizzata per creare giochi di forme e altezze visivamente molto coreografiche come anche strutture labirintiche barocche.

È Grazie alla sua crescita lenta che mantiene nel tempo la forma data con le potature.
 La pianta mantenuta bassa e compatta, invece, è usata per creare siepi molto fitte. 

Non manca il suo uso come pianta in vaso e sui terrazzi e sta bene anche sul portone delle nostre case proprio per la sua pomposa semplicità.

Esposizione e coltivazione:
Il buxus sempervirens, a prescindere dalle sue caratteristiche coreografiche, è una pianta, semplicissima da coltivare, che resiste a temperature molto basse e si adatta bene a diversi tipi di terreno, l’importante è che siano fertili e ben drenati; predilige esposizioni soleggiate, ma sopporta bene anche zone di mezz’ombra, non presentando particolari problemi di sviluppo neanche quando viene coltivato completamente all’ombra.
Pur essendo una pianta resistente può essere colpita da afidi e cocciniglie; per prevenire questo inconveniente, a fine inverno, si può intervenire con un trattamento insetticida.

Annafiature:
Le annaffiature non devono essere frequenti, è sufficiente annaffiare ogni 2/3 settimane, facendo però attenzione a bagnare bene il terreno: bisogna evitare, infatti, i ristagni di acqua attorno alle radici e annaffiare con moderazione senza mai lasciare essiccare.
A fine inverno si può concimare il terreno, arricchendo con dello stallatico, oppure somministrare il concime attraverso le annaffiature; in primavera bisogna usare concime ricco di azoto e potassio.

Il periodo giusto per piantare il bosso e renderlo coreografico.
Si pianta preferibilmente in settembre-ottobre o in marzo-aprile, oppure (regola che vale per tutte le piante), se si tratta di piante allevate in vaso, in qualsiasi periodo dell’anno.
Per formare siepi, si mettono a dimora piante alte 20-30 cm, dopo la messa a dimora, o in aprile, si taglia il terzo superiore dei germogli principali, per stimolare la crescita dei germogli laterali.
Si tagliano le siepi e le singole piante nella forma voluta in agosto-settembre.

Piccole curiosità:
La corteccia, raccolta in autunno-inverno o anche in primavera e privata del sughero esterno, è emetica, sudorifera e febbrifuga, viene somministrata come vino medicato o come decotto dolcificato con zucchero o miele. Foglie e corteccia hanno applicazioni officinali anche se devono essere però usate con estrema prudenza e rispettando le dosi dato che tutta la pianta è tossica.

Oltre che per il suo valore ornamentale nei giardini, il bosso è stato utilizzato con molti altri scopi. 
Il suo impiego per le realizzazioni artigianali è storicamente comprovato ed è dovuto al fatto che si tratta di un legno molto duro e resistente.
L’etimologia stessa della parola Buxus ne è la dimostrazione: si tratta, infatti, di un termine latino a sua volta derivante dal vocabolo greco pyksos che si considera affine a pyx, “pugno chiuso”, e a pyknos, “stretto, serrato”, con riferimento al legno durissimo e liscio, con il quale un tempo si fabbricavano le tavolette da scrittura e le pissidi, cioè coppe per la conservazione delle ostie consacrate.

Dunque, se avete spazio, un bel giardino e tanta creatività… Cosa aspettate?

Scegliete già la vostra idea coreografica e fate del vostro giardino un capolavoro!