L’ Ilex Aquifolium è una pianta appartenente al genere delle aquifoliaceae originario dell’Europa e nello specifico di tutto il bacino del mediterraneo. Questo arbusto è estremamente resistente ed è coltivato praticamente in tutto il mondo.
Comunemente chiamato Agrifoglio, con le sue bacche rosse, popola le nostre feste natalizie, ed è da sempre una delle piante più apprezzate in questo periodo.
L’associazione di tale pianta e di altre, alle feste natalizie ed invernali è dovuta sia alla componente ‘decorativa’ che a tradizioni secolari originatesi in svariati paesi. Un tempo queste tipologie di piante andavano a simboleggiare il perpetuarsi della vita anche durante l’Inverno per via della loro capacità distintiva di mantenere un aspetto rigoglioso anche durante i mesi più rigidi dell’anno.
L’Ilex Aquifolium fin da prima dell’avvento del Natale cristiano, era considerata una pianta magica e si dice che proteggesse dai demoni e portasse fortuna. I suoi primi utilizzi risalgono all’Irlanda, dove anche le famiglie più povere potevano permettersi di utilizzarlo per decorare le proprie abitazioni.
Cresce spontanea nei nostri boschi, con habitus arbustivo, dove è in grado di espandersi, attivamente, per via vegetativa, fiorendo però scarsamente. Pur essendo selvatica, tuttavia, non ha particolari richieste di manutenzione, basta una collocazione ombreggiata e fresca, poca acqua e una buona ventilazione. In queste condizioni la pianta prospera anche in vaso, purché questo sia di dimensioni idonee.
L’ Ilex Aquifolium può raggiungere altezze fino agli 8-10 metri ma nei nostri territori è più probabile incontrare agrifogli di dimensioni più contenute, intorno ai 3-5 m di altezza, strutturati come arbusti globosi, con una chioma piramidale e uno o più fusti principali.
In condizioni estremamente favorevoli, questa pianta, può raggiungere 300 anni di età e tronchi di 50 cm di diametro.
La caratteristica più nota dell’agrifoglio, oltre alle bacche succulente e colorate che rimangono sulla pianta per un lungo periodo, è anche il fogliame molto fitto con bordature più chiare.Tale fogliame sempreverde è di colore verde brillante e di forma ovale; è cuoioso e ceroso; le giovani foglie hanno margine munito di spine aguzze, mentre le foglie più vecchie hanno bordi più regolari e sono prive di spine.
A causa delle sue spine molto acuminate e grazie al suo fogliame molto fitto, fornisce un eccellente rifugio, per piccoli animali ed uccelli, dai predatori e veniva, un tempo, usato per delimitare confini come protezione delle case, sia da animali selvatici, sia da situazioni pericolose durante le passate guerre locali.
Ancora oggi le piante di agrifoglio fungono da punti di riferimento per delimitare confini di zone agricole, pur essendo venuta meno la loro funzione protettiva.
Trattandosi di una pianta dioica alcuni agrifogli hanno solo fiori maschili, di colore giallastro, mentre altri agrifogli hanno solo i fiori femminili, di colore bianco o rosato, riuniti in mazzetti all’ascella fogliare.Solo i fiori femminili lasceranno il posto ai frutti: più precisamente delle drupe tonde, di dimensioni minute e di colore rosso; quindi, se vogliamo un agrifoglio pieno di bacche, prima di tutto dovrà essere un esemplare femminile, e secondariamente, nei pressi dovrà per forza esserci almeno un esemplare maschile con i suoi fiori maschili con 4 stami e le antere contenti il polline.
Esposizione
L’agrifoglio essendo una pianta quasi rustica cresce bene sia esposta in pieno sole, in un luogo dove la temperatura non raggiunge valori molto alti, sia all’ombra; in questo caso il suo sviluppo è, però, meno rapido e il suo aspetto meno folto e compatto. Può sopportare temperature minime invernali vicine ai -15°C; eventuali gelate molto intense, o tardive, possono rovinare le ramificazioni più esterne, ma la pianta si riprenderà rapidamente all’arrivo della primavera.
Annaffiature
L’agrifoglio non ha grande necessità di annaffiature e sopporta senza problemi brevi periodi di siccità. Esse devono essere effettuate sporadicamente bagnando il terreno in profondità, ma evitando i dannosi ristagni idrici. Nei periodi estivi per dare maggiore nutrimento all’agrifoglio, è meglio somministrare un concime granulare a lenta cessione che mantenga il terreno nelle condizioni ottimali.
Le cure devono essere più assidue se la pianta si trova in vaso.
Terreno
L’agrifoglio si adatta a tutti i terreni fertili e ricchi di humus. Predilige quelli lievemente acidi o semi-acidi e non ama, pur tollerandoli, i terreni basici e argillosi. Per gli esemplari coltivati in vaso è preferibile utilizzare un terriccio per piante verdi, oppure, può essere composto un terreno adatto alla coltivazione dell’agrifoglio, mescolando della torba con del terriccio soffice, arricchito con concime organico ben maturo.
Semina
L’agrifoglio si moltiplica per seme, per talea, per margotta o propaggine e per innesto.
La semina si effettua in autunno o ad inizio primavera utilizzando semi prelevati da drupe raccolte da poco, però da origine a piante molto disformi tra loro, quindi, una volta messe a dimora, si può eseguire l’innesto con la cultivar desiderata.
Parassiti e malattie
L’ Ilex Aquifolium non è soggetto ad attacchi di parassiti o muffe; le uniche sue sensibilità sono nei confronti della cocciniglia o della ruggine.
La Cocciniglia è un parassita che si nutre della linfa della pianta attaccando rami e foglie. La Ruggine, altro terribile nemico, è un fungo che causa macchie giallastre o scure sulla pagina superiore della foglia provocando una precoce ed inesorabile caduta di tutte le foglie. La pianta avvizzisce e muore.
Fitoterapia
Oggigiorno l’agrifoglio viene usato raramente in fitoterapia per via della sua tossicità, ma presenta proprietà diuretiche, febbrifughe e lassative. Esso risulta tossico per gli esseri umani poiché irrita lo stomaco e l’intestino, e altri componenti lo rendono dannoso per il sistema nervoso e per il cuore.
L’ingestione di appena venti bacche può essere mortale per un adulto.