Pollici verdi inesperti? Piantate la gaura! Regalatele del sole e non abbiate paura di abbondare con l’acqua. Tutti, ma proprio tutti possono coltivarla nel proprio giardino.

Bella, rosa e un po’ dispettosa, la gaura è una pianta facilmente coltivabile nel vostro giardino. State attenti però, dietro questo aspetto delicato e roseo, si nasconde un animo dispettoso: il suo nome deriva dal latino Gauros che vuol dire “superbia”. Sarà per questo che è la regina delle piante infestanti?

 

Generalità

Pianta erbacea perenne, originaria dell’America settentrionale. Ha sottili fusti leggermente flessibili, di colore rosso-marrone, molto ramificati, lunghi 40-100 cm; portano numerose piccole foglie, di colore verde-rossastro; per tutta l’estate, fino ai primi freddi, producono lunghe spighe di fiori bianco rosati, che sbocciano in successione. Esistono numerose cultivar di gaura, con fiori bianco candido, oppure rosa o fucsia. Per prolungare la fioritura è bene asportare i fusti che portano fiori appassiti; lasciando i fiori sulla pianta potremo notare in breve tempo i frutti, piccoli baccelli allungati, che contengono numerosi semi, a maturazione i baccelli si aprono spargendo i semi sul terreno. Per migliorare la compattezza della pianta, e renderla un piccolo cespuglio denso, è consigliabile cimare i fusti a metà primavera, oppure tagliare l’intera pianta a 20 cm dal terreno all’inizio dell’inverno.

 

Esposizione

Porre in luogo soleggiato, oppure all’ombra parziale; se poste in luogo poco illuminato dai raggi diretti le sole le gaura tendono a produrre meno fiori. Queste perenni rustiche non temono il freddo, e possono sopportare senza problemi temperature di molto al di sotto dello zero. In luoghi con inverni molto freddi la gran parte della parte aerea dissecca durante i mesi invernali.

 

Annaffiature

Da marzo a ottobre annaffiare regolarmente, quando il terreno è bene asciutto. Queste piante possono sopportare senza problemi periodi anche lunghi di siccità. Nel periodo vegetativo fornire del concime per piante da fiore, ogni 25-30 giorni, mescolato all’acqua delle annaffiature.