L’ortensia, coltivata in moltissime varietà principalmente come pianta ornamentale, è una delle specie più utilizzate per abbellire e decorare molti giardini. È utilizzata anche per aiuole o bordature colorate, data la sua forma e pienezza.

Il nome botanico dell’Ortensia è Hydrangea: parola composta che contiene al suo interno la parola “acqua” in greco, non tanto per il considerevole fabbisogno idrico che caratterizza l’ortensia, quanto perché le sue capsule seminali somigliano a delle conchette per l’acqua.
Al genere appartengono 80 diverse specie, quasi tutte originarie dell’Asia, e in particolare di Cina, Giappone e Korea; la gran parte delle ortensie coltivate in Europa sono invece coltivazioni di Hydrangea Macrophylla, la più comune e conosciuta.

Questi arbusti, vigorosi e rampicanti, a foglia caduca, producono in primavera grandi foglie coriacee, dall’aspetto rugoso e di colore verde intenso; da primavera inoltrata fino all’autunno producono anche numerose infiorescenze, costituite da piccoli fiori fertili, e da grandi fiori sterili, costituiti da 4 grandi sepali.
I colori dei fiori variano dal bianco candido al color crema, dal rosa pallido al rosso, dal lilla al blu intenso.

Diffusasi in tutto il mondo alla fine del ‘700, l’ortensia inizialmente aveva stupito tutti per la sua capacità di cambiare colore. Solo in un secondo tempo si è scoperto che il variare del colore dei petali dipendeva in gran parte dagli elementi che componevano il terreno in cui cresceva, in particolare il ph. Più il ph è basso e più il fiore diviene blu, più il ph è alto e più il fiore tende al rosso. Ad esempio fiori appena rosati, o color crema spesso sono il risultato di un terreno con ph neutro.

Oltre ai componenti stessi presenti nel terriccio ciò che influenza il ph è anche la durezza o meno delle acque: un’acqua dolce, ad esempio, li abbassa. Tuttavia, il principio migliore per definirne un colore rimane quello di assecondare il colore naturalmente determinato dalla composizione del terreno in cui ci troviamo: coltivare quindi ortensie rosa rosse o bianche in terreni calcarei ed alcalini in presenza di acque dure; ortensie blu, porpora o viola in terreni acidi o in presenza di acque dolci. 
Così facendo, le tonalità si manterranno inalterate ed intense, senza il bisogno di somministrare alcun prodotto aggiuntivo.

Il periodo più indicato per piantare le ortensie è la tarda primavera e l’autunno, almeno per le ortensie coltivate a terra, se invece intendete coltivarle in vaso, l’impianto è possibile tutto l’anno, a patto di evitare i periodi troppo freddi o troppo caldi. Le piante fioriscono a metà estate e mantengono il loro aspetto rigoglioso fino all’autunno.
Il terreno ideale deve essere fresco, arricchito con letame maturo, con torba oppure con terriccio premiscelato adatto a piante acidofile.

Esposizione
Le ortensie sono piante da sottobosco, da clima fresco e umido; possono tranquillamente restare in pieno sole, ma nelle calde estati è difficile mantenere il terreno fresco e umido sotto il sole di agosto, a meno di non intervenire ogni 2-3 ore con le annaffiature, e acqua a temperatura non troppo diversa da quella dell’ambiente. Spesso semplicemente addossarle ad un muretto, che dona refrigerio alla pianta dalla calura, può essere sufficiente.

Annaffiature
L’annaffiatura dell’ortensia dev’essere abbondante nel periodo in cui questa pianta ritorna a rivestirsi con le sue foglie ed ornarsi coi suoi splenditi fiori. Quindi durante il periodo che va dalla primavera fino a tutta l’estate, se il clima non è naturalmente umido, bisogna essere molto generosi con l’annaffiatura in modo da mantenere il substrato sempre sufficientemente fresco. 
Le annaffiature diverranno molto abbondanti e regolari con l’arrivo della bella stagione: in estate può essere necessario annaffiare la nostra ortensia ogni mattino e ogni sera.
Spesso le piante tendono ad appassire, se il terreno è eccessivamente asciutto: la fornitura d’acqua le fa riprendere nel giro di una mezz’ora.

Potature
Le ortensie non richiedono una potatura regolare (questo vale per la maggior parte delle specie) fatta esclusione per la rimozione dei fiori appassiti, da effettuarsi nel mese di marzo o a fine estate.
Prima di potare una pianta di ortensie, sappiate che a fare i fiori sono i rami giovani quindi è opportuno tagliare, nella potatura autunnale, solo i rami che hanno già regalato i loro fiori, lasciando spazio ai rami nuovi che invece faranno fioritura in primavera.
Evitiamo però di potare eccessivamente le nostre ortensie, o produrranno molti fiori, ma di piccole dimensioni.

Parassiti e Malattie
Le ortensie possono essere danneggiate dagli afidi e in serra dal ragnetto rosso delle serre. Le malattie più comuni sono la clorosi e la famigliola.
È importante dire che le ortensie sono piante molto robuste, forti, e difficilmente presentano questi problemi quando coltivate all’aria aperta, in terra o in vaso. Malattie e sofferenze sono invece molto più frequenti nelle Hydrangea coltivate in ambienti chiusi e sottoposte a forzatura.

Altre specie e curiosità
Oltre alla “comune” Hydrangea Macrophylla in commercio troviamo anche altre ortensie, che in linea di massima si coltivano nello stesso modo.
Molto diffusa è anche l’H. paniculata, con fiori candidi, in infiorescenze a forma di pannocchie tozze che viene usata in Giappone per ottenere bastoni da passeggio, pipe, chiodi di legno e manici d’ombrello; o anche l’H. Arborescens, una specie originaria degli Stati Uniti, le cui radici sono usate per disturbi legati ai calcoli renali.
Con le foglie giovani di H. serrata cotte a vapore e arrotolate a mano, si prepara una bevanda chiamata Ama-tsia (thè celeste) che veniva usata per lavare la statua del Buddha nel giorno del suo compleanno.

L’ortensia con i suoi mille fiori colorati vi trae in inganno: sembra un fiore da regalare con un gesto romantico ma il suo significato vi farà cambiare idea!
Infatti se state pensando di regalare un mazzo di ortensie, magari alla vostra dolce metà, sappiate che i suoi fiori indicano l’intenzione di tagliar la corda, di scappare, di sfuggire alla persona a cui la state regalando. Dunque fareste bene a ripensarci, mi raccomando!