Siamo a novembre, momento in cui le piante a fioritura estiva stanno esaurendo la loro produzione e quelle a fioritura primaverile hanno un ultimo sprizzo di vitalità con qualche bella sorpresa, prima di cadere “addormentate” fino al ritorno della bella stagione. L’autunno ci regalerà un carosello di colori incredibili, e tra le piante  di Vivai Cantatore ce n’è una che apprezziamo in particolare, perchè fiorisce ininterrottamente da giugno e lo farà ancora per almeno un mese, nel frattempo la vegetazione si colora sempre di più, attirando gli sguardi fino all’inizio di novembre.

 

L’Abelia è un arbusto di medie dimensioni facente parte di una famiglia Caprifoliaceae, che comprende 15-20 arbusti sempreverdi, o semi-sempreverdi. E’ una pianta rustica che non ha grandi esigenze, ma è molto adatta alla creazione di piccole siepi in forma libera o potate, oppure come macchia di colore isolata nel giardino. In inverno perde solo una parte modesta del fogliame e in autunno si accende di un bellissimo color bronzo rendendola molto decorativa per quasi tutto l’anno.

 

In estate regala una profusione di fiorellini bianchi a trombetta (in alcuni tipi di abelia sono rosa pallido), leggermente profumati, che attirano vari insetti che ne apprezzano il nettare. L’abelia fiorisce sui rami dell’anno precedente. Le foglie sono piccole, ovali e dentellate, lucide e di colore verde scuro; quelle nuove sono color bronzo, e le altre dall’estate si bordano di rosso. In autunno tutta la pianta via via che la temperatura si abbassa e le giornate si accorciano, assume una colorazione sempre più calda.

 

È davvero una pianta da considerare nella progettazione di un giardino!

 

L’Abelia ha portamento tondeggiante, ma dopo alcuni anni dalla messa a dimora i lunghi fusti rossastri tendono ad arcuarsi allungandosi, donandogli un aspetto meno sferico ma più naturale. Nelle zone con inverni gelidi e frequenti nevicate, dovrebbe essere protetto con pacciamatura al piede della pianta e al momento della posa scegliere una posizione riparata dalle correnti fredde. Predilige il pieno sole ma si adatta bene anche alla mezz’ombra pur fiorendo meno. Si coltiva in qualsiasi terreno purché drenante perché teme i ristagni idrici.

 

L’arbusto adulto di Abelia Grandiflora raggiunge i 150 centimetri di altezza e occupa lo stesso spazio in larghezza. La potatura non è necessaria, ma se si preferisce uno sviluppo più compatto e vigoroso la primavera successiva, si può scegliere di potare vigorosamente la pianta alla fine dell’autunno, quando ormai ha già dato il meglio di sé. Le piante da poco messe a dimora necessitano di annaffiature regolari; quelle più adulte possono invece sopportare alcuni brevi periodi di siccità senza troppi problemi. Con l’arrivo dei primi freddi meglio diminuire drasticamente l’acqua, senza sospenderla del tutto, essendo l’abelia una pianta semi-sempreverde.

 

A fine inverno concimare i piedi delle piante con concime granulare a lenta cessione e per tutto il periodo vegetativo fornire concime per piante fiorite nell’acqua delle annaffiature, per ottenre fioriture più abbondanti, durature e dal colore più vivace. Per mettere a dimora questo arbusto, così vale per tutti gli altri arbusti, bisogna preparare una buca piuttosto ampia, avendo l’accortezza di usare una miscela di sabbia o argilla espansa, (per il giusto drenaggio) terriccio universale e concime organico (io uso stallatico pellettato), in modo da favorire l’attecchimento rapido e da fornire il giusto nutrimento per i primi mesi.

 

L’Abelia si può coltivare anche in vaso, ricordando che come tutte le piante in vaso rispetto agli arbusti in piena terra, richiedono annaffiature più frequenti. Dall’inizio della primavera alla fine dell’autunno la pianta dovrà essere tenuta all’esterno possibilmente in zona soleggiata, mentre in inverno i vasi andranno protetti dal freddo mettendo il vaso vicino ai muri esposti a sud o in serra fredda (o nelle scale) dove continuino a ricevere la luce e ovviamente acqua. Al momento della ripresa vegetativa in primavera effettuare la pulizia dei rami secchi e delle foglia cadute, concimare e porre all’esterno, ricominciando le annaffiature regolari. Quando necessario (se le radici fuoriescono dal fondo del vaso) reinvasare cambiando il terreno con nuovo terriccio arricchito di concime organico.

 

Le Abelie si possono moltiplicare per talea, prelevando una porzione di fusto in maggio-giugno, da far radicare in un miscuglio di sabbia e torba e innaffiando spesso; le nuove piante potranno essere messe a dimora non prima di un paio di anni dopo. Sono piante molto rustiche che solitamente non vengono attaccate da parassiti o malattie, se posizionate al sole ed in luoghi arieggiati.