Con i loro tronchi snelli e nudi, le chiome che esplodono contro il cielo come fuochi d’artificio, le fronde dalle tessiture leggiadre e rigorose, le palme sono tra le creature più eleganti e armoniose del regno vegetale. Inoltre evocano immediatamente scenari tropicali da cartolina e mantengono il loro aspetto spettacolarmente esotico anche nei grigi mesi invernali. Come se non bastasse, oltre che molto belle sono anche utili: da questi alberi, infatti, non si ricavano solo datteri o noci di cocco, ma una quantità di prodotti insospettabili come l’olio, lo zucchero, il vino e un pregiato avorio naturale. Il fatto che vengano associate al caldo e al sole non significa che siano precluse a chi vive in regioni fredde: anche il settentrione italiano può ospitarle con successo, a patto di saper scegliere la specie giusta in un ventaglio necessariamente limitato.

 

Il termine specifico deriva dal latino “campestris” = ‘di pieno campo’. Il Trithrinax campestris è diffuso in Argentina, dove cresce al fondo di vallate o in aree aperte ed aride caratterizzate da una lunga stagione secca, e marginalmente in Uruguay. E’ chiamata “saro” in Argentina e “caranday” in Uruguay, mentre nei paesi anglofoni è comunemente nota come “blue needle palm”, “spiny fiber palm”o “caranday palm”.

 

Palma a fusto singolo o cespitosa, con fusti che possono raggiungere i 6 m di altezza con un diametro intorno ai 25 cm, ricoperti da un fitto groviglio di fibre che hanno la consistenza di veri e propri aculei rivolti verso il basso. Le foglie, su piccioli inermi, sono palmate, larghe circa 50 cm, di colore grigio bluastro ed estremamente rigide, con segmenti bifidi ed appuntiti come spine. Le foglie disseccate rimangono a lungo aderenti al tronco, rivestendolo a volte fino alla base.

 

Le infiorescenze corte, molto ramificate e vistose, sono di colore giallastro. I fiori (ermafroditi) sono seguiti da frutti globosi, giallastri, di 1,5 cm di diametro. I semi germinano in 100-120 giorni. Palma estremamente rustica, sopporta sia elevate che basse temperature (fino a -12 °C) e lunghi periodi di siccità, si adatta inoltre a suoli poveri e pietrosi, con una certa preferenza per quelli alcalini.

 

Per le sue caratteristiche ornamentali e di rusticità meriterebbe una maggiore diffusione nei paesi a clima mediterraneo, con la sola ovvia accortezza, per la potenziale pericolosità derivante dalle fibre e dalle estremità dei segmenti fogliari ridotte a spine, di posizionarla lontana da zone di passaggio.