Ogni città ha la propria storia, il proprio carattere, per ogni città ci possono essere alberi nati apposta per lei. In questo articolo parlavamo dei pini di Roma, come elemento distintivo della città.
Quindi come scegliere gli alberi per la città?
Quante volte ci è capitato di trovare alberi in un contesto che non era il loro?
Quante volte ci sono apparsi fuori luogo, malconci, collocati dove non dovrebbero essere?
Molto spesso la scelta del verde cittadino è legata più a questioni politiche ed amministrative che di amore per il verde pubblico, non sono giardinieri o architetti del verde a tracciarle, ma amministratori ed impiegati senza troppe competenze.
Quindi da dove devono partire gli addetti ai lavori nella scelta degli alberi per la loro città?
I punti di partenza sono chiari:
La città, in cui saranno piantati, clima, abitudini, contesto urbano, stile.
L’ albero da mettere a dimora, con le sue caratteristiche, i suoi punti di forza e di debolezza.
Bisogna verificare la sostenibilità ambientale, l’affinità storico-paesaggistica, gli effetti dal punto di vista ecologico. E’ necessario fare attenzione ai problemi di carattere fitosanitario e confrontarsi con gli uffici competenti.
Un bravo professionista del verde non dovrebbe quindi solo conoscere tutte le regole del posto, ma anche saperle interpretare, intrecciare esigenze delle piante e necessità burocratico-ambientali.
Questo non potrà che giovare alla città, al suo aspetto e conseguentemente ai suoi abitanti.
Non bisogna poi sottovalutare l’aspetto ecologico e la capacità degli alberi di assorbire CO2, o di fissare il benzene e gli ossidi di azoto.
Già molto tempo fa parlavamo dell’edera come pianta anti inquinamento.
Non è un caso se il CNR di Bologna ha deciso di portare avanti il progetto
europeo Life+ per capire proprio quali fossero le le piante migliori da utilizzare nella propria città.
L’albero è quindi visto anche come prezioso strumento per la lotta allo smog cittadino.
Quali sono gli alberi salva-smog?
La lista è lunga, ma fra questi abbiamo:
Il Bagolaro o Celtis Australis
pianta che può arrivare fino a 20 metri di altezza, ha un rapido accrescimento ed una elevatissima capacità di immagazzinare fattori inquinanti.
Anche l’Olmo Comune è perfetto, classi albero grande, elegante e dall’alta capacità di immagazzinare smog.
Il Frassino Comune segue a ruota, con la sua rapida capacità di accrescimento, dall’alto dei suoi 30 metri è uno dei peggiori killer dello smog cittadino.
Molte altre specie riescono nell’intendo di abbellire le nostre città e renderle piacevoli, vivibili e prive di smog, il Tiglio Selvatico, l’Acero Riccio, il Cerro, sono solo alcuni dei nostri alleati.
Ne trarremo giovamento noi, i nostri occhi ed i nostri figli.